Una reinterpretazione decadente del fascino vintage, dove l’innocenza delle lenzuola fresche incontra il calore proibito dei corpi intrecciati. Una fragranza che nasce pura, luminosa, per poi scivolare lentamente nel tepore irresistibile della pelle accaldata.
L’apertura è fresca e innocente: mandarino e aldeidi evocano biancheria appena lavata, pulita, candida. Ma basta un attimo perché l’atmosfera cambi. L’ambrinolo e le note “skin” portano alla superficie un calore carnale, quel sentore di pelle viva che suggerisce corpi vicini, premuti l’uno contro l’altro, in lenzuola ormai tutt’altro che immacolate.
La mimosa e il caramello bianco aggiungono una dolcezza conturbante, mentre miele caldo e muschio trasformano la fragranza in un abbraccio sfacciato, sensuale, quasi indecente. Nel dry down, fava tonka, latte vellutato e legni ambrati si fondono in una scia avvolgente che ricorda la pelle su pelle, lucida di calore e senza filtri.
Il finale? Un soffice, misterioso manto di legni ambrati che sigilla la fragranza in un’aura persistente, intima e profondamente magnetica.
Una reinterpretazione decadente del fascino vintage, dove l’innocenza delle lenzuola fresche incontra il calore proibito dei corpi intrecciati. Una fragranza che nasce pura, luminosa, per poi scivolare lentamente nel tepore irresistibile della pelle accaldata.
L’apertura è fresca e innocente: mandarino e aldeidi evocano biancheria appena lavata, pulita, candida. Ma basta un attimo perché l’atmosfera cambi. L’ambrinolo e le note “skin” portano alla superficie un calore carnale, quel sentore di pelle viva che suggerisce corpi vicini, premuti l’uno contro l’altro, in lenzuola ormai tutt’altro che immacolate.
La mimosa e il caramello bianco aggiungono una dolcezza conturbante, mentre miele caldo e muschio trasformano la fragranza in un abbraccio sfacciato, sensuale, quasi indecente. Nel dry down, fava tonka, latte vellutato e legni ambrati si fondono in una scia avvolgente che ricorda la pelle su pelle, lucida di calore e senza filtri.
Il finale? Un soffice, misterioso manto di legni ambrati che sigilla la fragranza in un’aura persistente, intima e profondamente magnetica.